Approfondiamo il tiro con l'arco.
Gli italiani a Rio 2016.
Il tiro con l'arco è uno sport di antiche origini.
L'arco è uno dei primi congegni primitivi evoluti e certamente una tra le invenzioni più originali dell'umanità.
Si ritiene che la prima raffigurazione di un arco si possa indicare in un graffito di circa trentamila anni fa. Sicuramente sin dal Paleolitico l'umanità si serviva di questo strumento come sistema di caccia per tentare di colpire le prede mantenendosi a distanza di sicurezza.
Gli archi sono costruiti in modo diverso per cultura o zona. Oltre al tradizionale arco corto di legno attribuito ai greci, esistono i famosi archi lunghi chiamati Longbow in dotazione degli arcieri gallesi prima e inglesi poi.
L'arco riveste una particolare importanza nella storia della Mongolia. L'esercito di Gengis Khan era formato principalmente da guerrieri armati di arco mongolo che combattevano a cavallo. Le tattiche e le formazioni dell'esercito mongolo dell'epoca si basavano proprio su questo stile di combattimento, ed è anche grazie all'arco mongolo che Gengis Khanfondò l'Impero Mongolo, passando alla storia come uno dei più grandi condottieri di tutti i tempi.
Nella cultura Giapponese, l'uso dell'arco yumi è anche un esercizio di meditazione e viene insegnato in scuole "Dojo" con il nome di Kyudo (via dell'arco).
In Ungheria continua ancora la leggenda degli Unni, arcieri a cavallo, famosi per l'ineguagliabile destrezza e rapidità di esecuzione tanto da essere giunti a riuscire a scagliare 12 frecce in 17 secondi a bersagli in movimento (record del mondo detenuto da Lajos Kassai). Di ultima progettazione l'Arco compound che sfrutta un sistema di leve ad eccentriciche ottimizza la curva di trazione.
Il tiro con l'arco comparve per la prima volta ai Giochi olimpici del 1900 a Parigi.
Sport Olimpico in pianta stabile dal 1972, attività ricreativa, ricerca di equilibrio fisico e mentale, che spinge l’arciere a lavorare su se stesso ben più che sul suo arco e le sue frecce.
Vi sono molti formati di competizione su bersaglio al chiuso e all’aperto, che variano dai 18 ai 70 metri, e differiscono per le condizioni di tiro, il numero di frecce tirate e gli accessori previsti.